Rapporto Legambiente: aumenta illegalita' rifiuti e soft-cemento. Campania al top
04 giugno, 12:42
ROMA - Il giro d'affari dell'ecomafia è pari a 20,5 miliardi di euro, una cifra che lievita al ritmo di 78 reati al giorno, più di 3 ogni ora. Un 'fatturato' in nero generato dall'impennata delle infrazioni nel settore dei rifiuti (da 3.911 a 5.217) e - anche se calano di poco i reati nel ciclo del cemento (da 7.499 a 7.463) - dal business del cemento 'depotenziato'. Salgono i reati contro la fauna (più 58%) e quelli contro l'ambiente marino.
La regione al top dell'illegalità ambientale rimane la Campania con 4874 infrazioni, pari al 17% del totale, mentre al secondo posto si piazza il Lazio soprattutto con l'area del sud Pontino a causa delle infiltrazioni di clan (Latina è la terza provincia per il ciclo del cemento). Questo lo stato dell'arte dell'illegalità ambientale nel nostro Paese così come lo racconta il Rapporto Ecomafia 2010 di Legambiente presentato oggi a Roma.
L'ecomafia si conferma allora "una holding solida e potente", che a detta di Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente, "minaccia gravemente il futuro del Paese sottraendo risorse preziose all'economia legale".
Secondo il dossier - elaborato sulla base dei dati raccolti dall'attività di tutte le Forze dell'ordine e di Polizia giudiziaria (dal Comando tutela ambiente e tutela patrimonio culturale dei Carabinieri al Corpo forestale dello Stato alla Polizia di Stato e la Direzione investigativa Antimafia) - aumentano gli arresti (più 43%), gli illeciti accertati (28.576), il numero delle denunce (33,4%, da 21.336 persone a 28.472) e i sequestri (11%, da 9.676 a 10.737).
Il racket degli animali - in base alle stime della Lav - si conferma di 3 miliardi di euro, mentre l'agricoltura vale affari per circa 50 miliardi di euro l'anno (150 reati al giorno).
FONTE:Ecomafia: giro di affari da 20 mld, 78 reati al giorno - Cronaca - ANSA.it
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