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lunedì 27 giugno 2011

Ustica, un nuovo testimone

Ustica, un nuovo testimone


"Vidi gli aerei sparare"



Il Dc9 dell'Itavia precipitato a Ustica



A 31 anni dalla strage di Ustica un nuovo testimone racconta per la prima volta il duello aereo che si svolse nei cieli della Calabria, a Sellia Marina, in provincia di Catanzaro. Pronto a testimoniare davanti ai magistrati.

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Il Dc9 dell'Itavia precipitato a Ustica



Roma, 27-06-2011



Un nuovo testimone si fa avanti a 31 anni dalla strage di Ustica. Quella sera nei cieli della Calabria vide un vero e proprio duello aereo e aerei senza alcuna insegna o coccarda di identificazione. La testimonianza e' stata raccolta dal giornalista Fabrizio Colarieti è compare stamane sul blog "Notte Criminale". Colarieti è uno specialista di Ustica, avendo realizzato il più completo sito sulla vicenda.







Il testimone, che ha nome e cognome ed è pronto a testimoniare, dopo mille dubbi, davanti ai magistrati romani racconta di aver avuto a suo tempo il "caldo" il consiglio di non parlare su quello che vide a Sellia Marina,in provincia di Catanzaro in Calabria, la sera del 27 giugno del 1980 mentre era in vacanza all'Hotel Triton.







"Prima di andare a cena eravamo sul terrazzo con mia moglie. Guardavamo le montagne della Sila, erano le 21:05, massimo le 21:10". "Guardavamo in direzione di Sersale e in lontananza, proprio verso la Sila, si vedevano come dei fuochi d'artificio. La cosa strana era che erano solamente orizzontali: raffiche velocissime che avevano lo stesso colore della luce emessa dalle lampadine a filamento, e quei bagliori sono durati almeno un minuto.







Ho guardato meglio, c'era ancora luce, e ho visto che c'erano degli aerei in salita verso Crotone: ho avuto la sensazione che uno rincorresse l'altro sparandogli. Dopo alcuni minuti, forse cinque, ma anche meno, ne ho visti altri due, li ho sentiti arrivare alle mie spalle, potrebbero aver sorvolato Catanzaro, venivano da Sud-Sud-Ovest. Volavano a bassissima quota, a pelo d'acqua e paralleli in direzione di Capo Rizzuto". Il racconto appare genuino.







Sembra non essere stato contaminato da nessun interesse. Il testimone, infatti, è un cittadino qualunque e di caccia e battaglie aeree, fino a quel momento, ne sapeva poco e niente. "Sì, sono sicuro, quelli sul mare erano dei caccia militari, colore verde mimetico e sotto le ali non avevano coccarde. Negli anni successivi mi sono documentato, ho guardato decine di foto, per me erano due F-16. Poi mi hanno detto che di quel colore li avevano solo gli israeliani".







E gli aerei sulla Sila? "Non le so rispondere, erano troppo lontani, ma sono certo che tra loro c'è stato un duello e in quello stesso contesto i due F-16 hanno avuto un ruolo". "La mattina seguente, il 28, stavo rientrando in Toscana. Sull'autostrada per Cosenza mi fermai per fare rifornimento di carburante e al bar lessi su un quotidiano che era precipitato un aereo civile vicino all'isola di Ustica".







"Mi creda, non avrei alcun interesse, alla mia età non mi metterei nelle mani di un giornalista. Ho una famiglia, una rispettabile azienda. Controlli pure. Non andrei a infilarmi in un ginepraio come questo solo per finire sui giornali. Non dica chi sono, non scriva dove abito, ma sappia che quello che le ho raccontato sono pronto a metterlo a verbale davanti ad un magistrato....Un giorno telefonai al giudice Priore (Rosario, titolare dell'istruttoria sul disastro di Ustica, ndr). Non gli dissi il mio nome, perch‚ avevo paura, erano decedute in modo sospetto delle persone legate a questo fatto".







"A Sellia Marina, a due passi dall'albergo dove alloggiavo quella sera, in quegli anni c'era una base americana (in uso anche alla Nato, ndr): qualcuno è andato a chiedere se videro qualcosa? Ho appreso anche altro: alcuni militari in servizio in una base della nostra Aeronautica a Milazzo (di cui il testimone afferma di conoscere l'identità, ndr), dopo quella notte, furono trasferiti a Firenze, è vero?".







"Certo - conclude il nuovo testimone - una convinzione me la sono fatta ma, ovviamente, è solo la mia opinione. Sicuramente quei caccia che inseguivano il Mig, erano degli F-16 e se non sbaglio gli unici ad avere quel velivolo nel 1980 erano gli israeliani. Perchè nessuno li ha tirati in ballo? Non ho mai sentito parlare degli israeliani, sempre dei francesi e degli americani?".


FONTE: http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=154167