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martedì 14 febbraio 2012

Un video alieno svela segreti sulla politica...

Un video alieno svela segreti sulla politica...


Martedì, 14 febbraio 2012 - 07:40:00

Una notizia di un anno fa è rimbalzata su internet. E il mondo trema. Un attacco alieno ben congetturato sarebbe accaduto in sordina presso una nota base americana nella quale sembra che venissero eseguite ricerche sperimentali di particolare rilevanza e di natura segreta. La base militare è quella di Fort Worth - Texas - le immagini riprese sono state immortalate lo scorso 11 maggio da un fotografo occasionalmente appollaiato sul ciglio del balcone del suo appartamento al 34° piano di un edificio sito a circa cinque chilometri di distanza dalla zona presumibilmente attaccata dagli OVNI. Luenser Brian, autore delle riprese, su YouTube sostiene di aver ripreso personalmente il susseguirsi delle scene folgoranti che rasentavano l’evolversi di una scenografia da ‘guerra dei mondi’ con fulmini e lapilli, non visibili durante il perdurare della sequenza filmata, considerando inoltre che il rumore delle esplosioni era stato attenuato dalla stessa lontananza.


video alieni texas 1


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http://affaritaliani.libero.it/culturaspettacoli/il_misterioso_video_mm_284976_mmc_1.html



Di seguito egli conferma pienamente di non avere assolutamente manipolato le immagini, immortalate nella rete in modo da renderle visibili pubblicamente, mettendo così a repentaglio la sua stessa credibilità. Il luogo nel quel si sarebbe perpetrato il furibondo attacco ha un estensione di circa quattro miglia, anche se lo zoom della Canon EOS 5D Mk II utilizzata all’uopo ne ha ridotto e minimizzato l’ampia distanza. Non é facile divulgare informazioni che trattano materia di UFO laddove l’informazione stessa é compromessa dalla mancanza di fonti attendibili, ma a volte l’incognita rappresenta una variabile scomoda non prevedibile, ma di efficace reazione agli stimoli.






Fort Worth, dunque, teatro circostanziale di un attacco di natura extraterrestre, protratto inavvertitamente sotto gli occhi della popolazione quasi ignara dell’accaduto, una sorta di scorribanda spaziale addirittura citata da un rapporto redatto dall’agenzia spaziale federale russa (FKA/RKA) e resa accessibile da notizia rivelata dal canale NBC News e dall’agenzia Sorcha Faal, una sorta di leggenda nel mondo di intelligence – fonti citate di cui, personalmente, non ho riscontrato traccia nel web per confermarne l’effettiva validità se non attraverso una racconto mediatico quasi metropolitano di stampo futuribile da cui trarre una conclusione personale – secondo cui una flotta aliena sia apparsa nel mezzo della notte attaccando l’area considerata mediante impiego di una tecnologia sconosciuta che abbia riportato diversi danni, soprattutto la morte di oltre cinquecento unità di soldati, uccisi durante il combattimento, questione altamente delicata legata ad un’operazione segreta di cui le autorità statunitensi avrebbero occultato l’esistenza.




notizia tratta da http://www.mondoraro.org/







FONTE:Un video alieno svela segreti sulla politica... - Affaritaliani.it

Fukushima, nuovo allarme "Si rischia un altro terremoto

IL CASO


Fukushima, nuovo allarme

"Si rischia un altro terremoto"

In un rapporto degli scienziati giapponesi, l'incubo di un nuovo devastante sisma nell'area della centrale nucleare, già colpita dallo tsunami dell'11 marzo 2011: "Riattivate alcune faglie prossime agli impianti, prepararsi a nuove emergenze"

di JACOPO PASOTTI


Fukushima, nuovo allarme "Si rischia un altro terremoto"


Una crepa nei pressi del reattore n. 2, nella centrale di Fukushima (afp)


Non c'è pace per la centrale nucleare di Fukushima. A quasi un anno dal disastroso terremoto 1 di magnitudo 9 e dal devastante tsunami che l'11 marzo scorso colpirono l'impianto e le coste nord-occidentali del Giappone la tensione non cala. In un nuovo studio un team di esperti giapponesi avverte che le autorità dovrebbero intensificare le già severe misure di sicurezza intorno alla centrale per "resistere ai possibili terremoti di elevata magnitudine che potrebbero verificarsi nella regione."



Il team, guidato dal geofisico Dapeng Zhao della Tohoku University (Sendai), ha pubblicato sulla rivista Solid Earth, della Unione Europea di Geoscienze (EGU), uno studio basato su più di 6000 movimenti tellurici che seguirono l'incidente del 2011. I dati in mano agli scienziati mostrano che una faglia prossima agli impianti è stata riattivata e potrebbe generare nuovi terremoti.



In particolare, l'attenzione degli scienziati si è rivolta ad una serie di scosse di assestamento che seguirono il tragico terremoto. Una di queste è stata la violenta scossa di magnitudo 7 2 che è avvenuta nell'aprile scorso nella zona di Iwaki, 60 chilometri a sud di Fukushima e 200 chilometri dall'epicentro dell'evento che l'anno passato ha devastato le coste giapponesi.



"Ci sono alcune faglie attive nell'area dell'impianto, i nostri risultati mostrano delle anomalie strutturali nei pressi di Iwaki e di Fukushima e visto che un terremoto di elevata magnitudine è accaduto poco tempo fa nella regione di Iwaki, crediamo che un sisma simile potrebbe svilupparsi anche a Fukushima", dice Dapeng Zhao.



Il numero di scosse nella regione di Iwaki è aumentato dallo scorso marzo. Secondo gli scienziati nei nove anni precedenti il disastroso terremoto dell'anno passato le 132 stazioni sismografiche nella regione avevano registrato 1300 scosse. Dall'11 Marzo del 2011 le scosse registrate sono state a ben 24000. Una gigantesca mole di dati, insomma, che innanzitutto preoccupa gli esperti, ma che è stata impiegata per generare una sorta di "fotografia" con cui visualizzare l'interno del pianeta, ottenuta grazie ad una tecnica chiamata tomografia sismica che sfrutta informazioni sulle caratteristiche delle onde sismiche e sulla loro propagazione all'interno della Terra.



L'analisi degli scienziati giapponesi mostra che molte di queste scosse sono innescate da fluidi che risalgono dalla placca del Pacifico che si inabissa incuneandosi sotto la placca Euroasiatica proprio al largo della costa nipponica. In profondità la crosta oceanica pacifica si scalda fino a liquefarsi, e parte di questi fluidi risalgono sollecitando, in ultima analisi, alcune faglie dormienti che erano già state "risvegliate" dagli eventi della primavera scorsa.



Gli scienziati, afferma un comunicato dell'EGU, non possono prevedere quando avverrà un nuovo terremoto nella regione di Fukushima, ma affermano che i fluidi in risalita osservati indicano che un evento accadrà in un "futuro prossimo" (che però Dapeng Zhao non ha saputo definire con maggior dettaglio). E per questo dicono, le autorità giapponesi dovrebbero prepararsi e cercare di ridurre il rischio associato ad un nuovo, possibile, terremoto.



(14 febbraio 2012)




FONTE:Fukushima, nuovo allarme "Si rischia un altro terremoto" - Repubblica.it