GRILLO PARLANTE

http://www.beppegrillo.it/

IL CONSUMATORE

SOHO LIVE

SOHO LIVE

ESSERE GALATTICI

ESSERE GALATTICI

NAMASTE'

NAMASTE'

MESSAGGIO SOCIALE DAGLI ANGELI DELLA TERRA

NON ABIATE PAURA...

MESSAGGIO DAL COSMO

28 Ottobre 2011, L'Inizio dei 3 Giorni di Oscurità

CONTATORE

venerdì 2 settembre 2011

L.A. earthquake: 4.2-magnitude quake hits San Fernando Valley - latimes.com

L.A. earthquake: 4.2-magnitude quake hits San Fernando Valley


September 1, 2011
2:08 pm
 
Earthquakemap
 
A magnitude-4.2 earthquake shook Los Angeles' San Fernando Valley on Thursday afternoon, with the epicenter just 3 miles north of Sylmar.




The quake was felt as far away as Woodland Hills, Santa Monica and downtown Los Angeles, and felt like a rolling motion for a few seconds in downtown office buildings.



The quake, which hit at 1:47 p.m., was very shallow –- just one-tenth of a mile underground –- which could explain why the quake was felt so widely. A magnitude-2.0 aftershock followed at 1:50 p.m., at a deeper depth of 3.9 miles; followed by a 2.6 quake at a depth of 1.4 miles below the surface.



The epicenter of the first quake was in the Angeles National Forest, north of Sylmar and east of Santa Clarita.



ALSO:



Bogus emails hid a killing, O.C. officials say



High surf to peak today in Southern California



College professor allegedly led motorcycle gang, drug ring



Map: Location of 4.2.-magnitude earthquake in black brackets. Other small quakes appear in yellow. Source: U.S. Geological Survey



-- Rong-Gong Lin II


FONTE:L.A. earthquake: 4.2-magnitude quake hits San Fernando Valley - latimes.com

Terremoti, 500mila a mega esercitazione - Mondo - ANSA.it

Terremoti, 500mila a mega esercitazione


Prima dopo catastrofe 11 marzo. ora si teme maxi-sisma 'big one'

01 settembre, 20:03
 
L'impianto di Fukushima
 
Una maxi esercitazione antisismica con oltre 500.000 persone, in 35 prefetture, per preparare la reazione di fronte a un possibile e temuto 'big one'. Il Giappone e' tornato oggi a indossare le tute d'emergenza e gli elmetti, quelli colorati visti con il sisma/tsunami dell'11 marzo, cui e' seguita la crisi nucleare di Fukushima, la peggiore dopo Cernobyl. L'occasione e' stata la prova anti catastrofe annuale che si tiene il primo settembre per ricordare il Grande Terremoto del Kanto, responsabile esattamente 88 anni fa della morte di circa 100.000 persone.




Un sisma di magnitudo 7.9 che colpi' Tokyo e la pianura che circonda la capitale. E' toccato al premier uscente Naoto Kan, in attesa che il suo successore Yoshihiko Noda annunci domani l'esecutivo, presiedere le esercitazioni, rivivendo lo scenario di marzo, quando il sisma di straordinaria potenza (magnitudo 9) diede origine al maremoto che devasto' con onde fino a 40 metri il Tohoku, il nordest del Giappone, incluso l'impianto di Fukushima. Il governo, in una riunione d'emergenza simulata presso l'ufficio del premier, ha dato disposizioni per scongiurare forme di panico e coordinare i primi aiuti. Le prefetture costiere, tra cui Wakayama, Toyama, Kagawa e Miyazaki, hanno testato le difese anti-tsunami, mentre a Nagasaki, che confina con la prefettura 'nucleare' di Saga, sono state verificate le misure contro i rischi di contaminazione radioattiva. Il cuore delle esercitazioni e' stato naturalmente Tokyo: la polizia ha simulato ad esempio un grande ingorgo, chiudendo in un solo colpo 97 punti di transito strategici per 10 minuti. La Nhk, trasmettendo in diretta le immagini dall'elicottero sulla congestione 'virtuale', ha annunciato il trasferimento di tutte le attivita' nella sede di Osaka, quartier generale d'emergenza.



Tutta una simulazione, per fortuna, anche se gli ultimi studi sui nuovi assetti geologici seguiti agli eventi di quasi sei mesi fa lasciano trasparire elementi da approfondire. Il Consiglio centrale per la prevenzione dei disastri, un'agenzia governativa, ha identificato 18 terremoti nel range di magnitudo 7 che potrebbero verificarsi intorno a Tokyo. Nell'ultimo studio diffuso, si stima che uno di questi (7.3), con epicentro nella parte nord della baia della capitale, potrebbe causare 11.000 vittime e distruggere 850.000 edifici.



L'attenzione si e' focalizzata sulla faglia di Tachikawa, lunga 33 km, che collega Hanno (prefettura di Saitama) a Fuchu (Tokyo). A fine luglio, il Comitato di ricerca sui terremoti, altro ente pubblico, ha detto che le probabilita' di scosse erano aumentate in 4 delle 106 faglie piu' attive del Paese. A Tachikawa, in particolare, e' ipotizzato un sisma di magnitudo 7.4: un'intensita' di 7, il massimo della scala di rilevazione nipponica, e' quantificabile in un 6 circa su gran parte delle 23 municipalita' della capitale, con 6.300 morti. Secondo l'Earthquake Research Institute dell'Universita' di Tokyo, la pressione sulla complessa struttura delle placche tettoniche sotto la citta' e' cambiata e due o piu' aree focali possono muoversi insieme, con un conseguente forte terremoto. Il numero medio di scosse di magnitudo 3 (o superiore) nei 5 anni prima dell'11 marzo e' stato di circa 8 al mese. Nella fase successiva, i tremori non percettibili senza strumenti sono drasticamente aumentati, mentre quelli di magnitudo 3 (o di piu') sono balzati di 4 volte: le zone 'calde' sono quelle di 60-70 km sotto la parte nord della baia di Tokyo e di 40-55 km al limite con la prefettura di Ibaraki.



FONTE:Terremoti, 500mila a mega esercitazione - Mondo - ANSA.it

Bufera su Assange, documenti in liberta' - Mondo - ANSA.it

Bufera su Assange, documenti in liberta'

Leader sito antisegreti accusa The Guardian per fuga notizie

01 settembre, 22:20

Bufera su Assange, documenti in liberta'

di Mattia Bernardo Bagnoli
LONDRA - Il peggiore degli scenari possibili si è materializzato davanti ai PC di Wikileaks, il sito antisegreti fondato dall'ex hacker Julian Assange. Copie del 'cablegate', ovvero l'archivio che conta oltre 250mila documenti riservati della diplomazia Usa, hanno infatti iniziato a circolare liberamente in rete. Assange accusa the Guardian di aver organizzato la fuga di notizia, ma il quotidiano nega. Quel che è peggio, i 'cablo' in questione non sarebbero stati 'filtrati': i nomi di collaboratori e informatori del dipartimento di Stato americano sono scritti nero su bianco. Circostanza che rischia di mettere in pericolo la sicurezza di queste persone. Per Wikileaks si tratta di un colpo fatale: l'aver perso il controllo di materiale tanto sensibile potrebbe infatti avere un impatto sulla capacità dell'organizzazione di acquisire in futuro nuovi documenti riservati. Non sorprende dunque che Assange e i suoi abbiano reagito con rabbia alle ultime rivelazioni.
Wikileaks accusa il Guardian - il quotidiano britannico che per primo l'anno passato ha stabilito un accordo con Assange - di essere responsabile della fuga di notizie: "Un giornalista del Guardian ha reso pubblica una password top-secret per decodificare l'intero archivio dei cablogrammi non redatti in quello che appare un atto di volgare negligenza o malizia". "Abbiamo già parlato con il dipartimento di Stato USA e dato il via ad azioni legali preventive", conclude l'organizzazione. Il quotidiano ha però respinto immediatamente le accuse al mittente.
La password incriminata, infatti, era stata segnalata nel libro scritto da David Leigh (capo del dipartimento investigativo del Guardian e autore dell'accordo con Assange) dedicato al dietro le quinte del cablegate e pubblicato nel febbraio scorso. "Dire che questo libro, in qualunque modo, abbia compromesso la sicurezza dei file non ha senso", ha ribattuto il quotidiano. "Ci era stato detto che la password era temporanea, che sarebbe scaduta entro poche ore". Giusto il tempo di scaricare il cablegate sui computer della redazione. "Perché Assange non ha cancellato i file così come promesso?", ha scritto Leigh sul suo account di Twitter. La pubblicazione di quella password è stata insomma vista dai giornalisti coinvolti nella storia come un'irrilevante nota di colore.
La realtà dei fatti sembra però essere più complessa. Il file che contiene il 'cablegate' protetto da password viene infatti condiviso da tempo dai sostenitori di Wikileaks che, per contrastare gli attacchi al sito di Assange scatenati dopo i primi scoop, hanno messo in piedi una rete di 'siti-specchio'. Nessuno era però a conoscenza del trucco della 'chiave'.
Nessuno - scrive lo Spiegel - tranne l'ex portavoce Daniel Domscheit-Berg - fondatore del sito 'concorrente' OpenLeaks. A mettere in giro la voce che bastava usare una certa parola per schiudere i segreti restanti del cablegate sarebbero stati dunque "ambienti vicini a OpenLeaks". Ecco che, una volta fatto due più due, in rete sono comparsi i file decrittati. Intanto Wikileaks ha incoraggiato i suoi fan a scaricare un altro file protetto da password. E il web si è scatenato. L'ipotesi più dibattuta è quella di un video che mostra atrocità commesse dai militari USA in Afghanistan. Wikileaks si è limitato a dire che rilascerà la relativa chiave di accesso "al momento opportuno".

FONTE:Bufera su Assange, documenti in liberta' - Mondo - ANSA.it