GRILLO PARLANTE

http://www.beppegrillo.it/

IL CONSUMATORE

SOHO LIVE

SOHO LIVE

ESSERE GALATTICI

ESSERE GALATTICI

NAMASTE'

NAMASTE'

MESSAGGIO SOCIALE DAGLI ANGELI DELLA TERRA

NON ABIATE PAURA...

MESSAGGIO DAL COSMO

28 Ottobre 2011, L'Inizio dei 3 Giorni di Oscurità

CONTATORE

sabato 23 luglio 2011

Bomba ad Oslo e sparatoria a Utoya Norvegia sotto choc, almeno 91 morti - Mondo - ANSA.it

Bomba ad Oslo e sparatoria a Utoya Norvegia sotto choc, almeno 91 morti


Stoltenberg: una tragedia nazionale Un testimone: ecco come era il killer (FOTO)

23 luglio, 11:59
 
 
 
 
La polizia all'esterno dell'abitazione del presunto killer (nel riquadro)
 
 
OSLO - Il bilancio delle vittime negli attacchi a Oslo e' salito a 91: 7 sono i morti dell'esplosione nel centro della capitale norvegese mentre 84 le vittime della sparatoria sull'isola di Utoya. Lo riferisce oggi la polizia.




La polizia ha arrestato un norvegese di 32 anni, che secondo i media si chiama Anders Behring Breivik. E' stato accusato sia dell'esplosione della bomba ieri nel centro di Oslo che per la sparatoria sull'isola di Utoya.



Sulla base di informazioni che l'uomo ha postato su internet si tratta di un ''fondamentalista cristiano'', ha detto il responsabile della polizia precisando che le sue opinioni politiche sono orientate ''a destra''.



Il premier Jens Stoltenberg nella sua conferenza stampa di questa mattina ha detto di non voler fare illazioni sui motivi della strage. ''Rispetto ad altri paesi - ha comunque aggiunto - non direi che abbiamo grossi problemi con gli estremisti di destra. Ma ci sono alcuni gruppi, li abbiamo seguiti in passato e la nostra polizia ne e'consapevole''.

''Una persona con una fede ha la forza di 100.000 che hanno solo interessi''. E' il testo del messaggio Twitter postato il 17 luglio scorso da Breivik. Un anno e mezzo fa l'uomo poi defini' su internet Gro Harlem Brundlandt come ''assassina del paese''. In un messaggio postato da Breivik il 25 gennaio 2010 sul forum dokument.no e' scritto tra l'altro che ''Chiunque non segue le indicazioni dell'assassina del paese Gro Harlem Brundlandts e' considerato razzista''. La laburista Brundlandts e' stata primo ministro della Norvegia per tre mandati tra il 1981 ed il 1996. Nel 1993 era in carica quando, il 20 agosto, vennero conclusi ad Oslo gli accordi di pace israelo-palestinese tra Rabin e Arafat. Ieri aveva partecipato al raduno estivo dei giovani attivisti del partito laburista tenendo un discorso poche ore prima che cominciasse la sparatoria.



di Giuseppe Maria Laudani





ROMA - Un'autobomba in pieno centro poi una sparatoria contro un raduno di giovani laburisti. Due attacchi che ieri hanno trasformato Oslo in una zona di guerra e hanno provocato una strage. Il bilancio ufficiale e' di almeno 91 morti, ma le vittime possono essere molte di più, come conferma la polizia.



Secondo quanto ha annunciato il ministro della giustizia Knut Storberget l'uomo arrestato dopo la sparatoria dell'isola di Utoya e' di nazionalita' norvegese. Qualche ora prima, pare fosse stato visto anche in centro, dove la bomba e' esplosa. Questo rafforza l'ipotesi che si sia trattato di un attacco coordinato secondo la polizia. Su di esso pesa l'ombra del terrorismo islamico, vista la rivendicazione di un gruppo jihadista sconosciuto.



In una conferenza stampa tenuta ieri sera in diretta Tv, il premier Jens Stoltenberg ha detto di non poter ne' confermare ne' smentire le notizie di una presunta rivendicazione jihadista. Nella conferenza stampa, il premier ha promesso che i colpevoli ''saranno presi'' e assicurati alla giustizia. Poco prima c'era stata una riunione di emergenza del governo tenuta in un luogo segreto. E' stato deciso anche di sospendere gli accordi di Schengen e di ripristinare i controlli alle frontiere.



Ieri sera la polizia ha inoltre annunciato di avere ritrovato dell'esplosivo non utilizzato sull'isola della sparatoria dove circa 600 giovani stavano trascorrendo una vacanza trasformatasi improvvisamente in un terrorizzante incubo. La Tv pubblica Nrk, in serata ha poi reso noto che la polizia avrebbe rinvenuto un ordigno non esploso nei pressi della sua sede.



Quello di ieri e' un tranquillo pomeriggio estivo scandinavo, da poco sono passate le 15:25, quando a Oslo e' l'inferno. Una forte esplosione scuote la sede del giornale Vg, vicina all'ufficio del primo ministro Jens Stoltenberg. La deflagrazione danneggia la maggior parte delle finestre della sede del giornale, dove crolla anche il tetto, e dell'edificio governativo.



Poco dopo arriva la conferma delle prime vittime, mentre la polizia comunica che l'esplosione e' stata causata da una bomba. Si ipotizza anche un'autobomba dopo che un ufficiale di polizia riferisce che, secondo le immagini delle telecamere di sorveglianza, ''una grande automobile e' stata vista passare nel quartiere del governo pochi istanti prima dell'esplosione''. ''La situazione e' grave, la violenza non ci deve terrorizzare'', afferma il primo ministro Stoltenberg, che aggiunge di non poter dire dove si trova al momento, ma precisa di essere sano e salvo, come anche gli altri ministri del suo governo.



La polizia ordina subito l'evacuazione di alcune zone del centro di Oslo. Nella capitale regna il caos con i soldati schierati in pieno centro. Numerosi video postati sui siti dei quotidiani norvegesi e su quelli internazionali testimoniano scene di panico e gente in fuga, mentre sui social network come Twitter sono centinaia i messaggi che si accavallano sulla situazione nella citta', con immagini di guerra o che ricordano l'attentato a Mumbai.



Passano tre ore e il Paese scandinavo viene nuovamente scosso dalla sparatoria a Utoya, nella grande periferia di Oslo dove e' in corso un meeting dei giovani laburisti, e dove era atteso il premier Stoltenberg. Ad aprire il fuoco, si scoprira' poco dopo, e' un uomo dall'aspetto scandinavo, vestito da poliziotto che esplode almeno una decina di colpi di arma da fuoco e che poco dopo viene arrestato. E la tensione continua dopo che la polizia comunica che nel campo potrebbero esserci degli esplosivi.



In serata arriva la rivendicazione degli attacchi da un gruppo finora sconosciuto, i ''Sostenitori della Jihad globale'', che lo collegano alla ricorrente pubblicazione delle vignette di Maometto. Un testimone citato dalla televisione Nrk parla addirittura di una ventina di vittime, forse di piu'. Secondo fonti sanitarie, ci sono anche un centinaio di feriti leggeri.



Immediate arrivano le condanne di quanto accaduto: dagli Stati Uniti il presidente Barack Obama afferma che gli eventi di Oslo ricordano l'importanza della lotta al terrorismo, mentre il presidente della Ue, Herman Van Rompuy, si dice ''scioccato''. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha condannato il ''vile atto terroristico'' mentre il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha espresso la sua vicinanza alla Norvegia. Ferma condanna anche dalla Nato.



STOLTENBERG, UNA TRAGEDIA NAZIONALE - Il primo ministro norvegese Jens Stoltenberg ha definito oggi ''una tragedia nazionale'' il doppio attacco che ha provocato almeno 87 morti ieri nella capitale.''Mai dalla seconda guerra mondiale il nostro paese e' stato colpito da un crimine di questa portata'', ha detto il premier.



''E' un incubo'' ha aggiunto il premier evocando il ''sangue e la morte'' che si sono trovati di fronte i giovani partecipanti alla riunione laburista sull'isola alla periferia della capitale.








 
 
FONTE:Bomba ad Oslo e sparatoria a Utoya Norvegia sotto choc, almeno 91 morti - Mondo - ANSA.it

giovedì 21 luglio 2011

SOHO Pick of The Week




Una zona attiva spiedo, svasato più volte e atomizzate prima che ha scatenato un rilievo considerevole eruttive, visto qui in estrema (luglio 8-9, 2011) come si vede nella luce ultravioletta estrema STEREO c'è dietro veicoli spaziali, così come una grande espulsione di massa coronale. Dal suo punto di vista più di 90 ° dietro la Terra? S posizione, poi, l'esplosione sembra essere diretto verso la Terra. Tuttavia, le osservazioni sia da SOHO e SDO ha dimostrato che l'esplosione è emerso in un angolo che lo portò ben chiaro della Terra. Il video si estende per circa un giorno.






SOHO ha iniziato il suo settimanale di pick qualche tempo dopo l'invio di un immagine o un video settimanale al Museo Americano di Storia Naturale (Rose Center) di New York City. Qui, il Pick SOHO settimanale è visualizzato con alcune annotazioni su un display al plasma di grandi dimensioni.



Se l'istituto vorrebbe inoltre ricevere il Pick stesso settimanali a partire da noi per la visualizzazione (di solito in formato Photoshop o QuickTime), si prega di inviare la vostra richiesta di steele.hill @ gsfc.nasa.gov.






http://sohowww.nascom.nasa.gov/pickoftheweek/304_blast_July_zm_med.jpg


fonte:SOHO Pick of The Week

martedì 19 luglio 2011

Ecco le prime immagini dell'asteroide Vesta - - ANSA.it

Ecco le prime immagini dell'asteroide Vesta


Inviate a Terra dalla sonda della Nasa Dawn

19 luglio, 15:37
 
 

 
Sono arrivate a Terra le prime immagini ravvicinate di uno dei piu' grandi asteroidi del Sistema Solare, Vesta. Le ha inviate la sonda della Nasa Dawn, il primo veicolo spaziale ad orbitare attorno a un fossile del Sistema Solare.




La sonda, che a bordo ha anche uno strumento italiano, e' stata catturata domenica mattina dalla gravita' dell'asteroide, che si trova nella fascia compresa tra Marte e Giove, a 188 milioni di chilometri dalla Terra.



Sono immagini suggestive, mai viste finora e impossibili da catturare con i telescopi basati a Terra, riprese alla distanza di 16.000 chilometri dalla superficie del grande asteroide. Vesta ha un diametro di 530 chilometri ed e' il secondo oggetto piu' grande di quelli che popolano la fascia tra Marte e Giove.



''Stiamo cominciando a studiare la piu' antica superficie di un corpo primordiale del Sistema Solare'', ha detto il responsabile della missione Dawn, Christopher Russell, dell'Universita' della California a Los Angeles. ''Questa regione dello spazio - ha aggiunto - e' rimasta ignorata troppo a lungo. Le prime immagini arrivate finora rilevano una superficie complessa, che sembra aver conservato le tracce dei primissimi eventi nella storia dell'asteroide''.



Vesta e' un asteroide particolarmente interessante perche' e' considerato la fonte di numerosi meteoriti cadute sulla Terra. I dati cominceranno ad arrivare a Terra regolarmente in agosto e aiuteranno a comprendere le prime fasi della storia del Sistema Solare, cosi' come ad aprire la strada per future missioni umane.



Le immagini catturate dalla sonda Dawn si devono anche allo spettrometro italiano Vir (Visual and Infrared Spectrometer), realizzato da Agenzia spaziale italiana (Asi) e Istituto nazionale di astrofisica (Inaf).




FONTE:Ecco le prime immagini dell'asteroide Vesta - - ANSA.it

domenica 17 luglio 2011

SOHO Space Weather

HE COSA È METEOROLOGIA SPAZIALE?




"Le condizioni sul Sole e nel vento solare, magnetosfera, ionosfera e termosfera che possono influenzare le prestazioni e l'affidabilità dei sistemi tecnologici spaziali e terrestri e possono mettere in pericolo la vita o la salute".






LINK VIDEO    http://sohowww.nascom.nasa.gov/classroom/nordlys_english.mp4


FONTE:SOHO Space Weather

sabato 16 luglio 2011

Crisi: Usa, e' corsa contro rischio 'armageddon' - Associate - ANSA.it

Crisi: Usa, e' corsa contro rischio 'armageddon'


Obama preme per un'intesa bipartisan per evitare il default o sara' un''apocalisse economica'

16 luglio, 17:35



La locandina del film


di Marcello Campo


WASHINGTON - Il tempo stringe. La data fatidica del 2 agosto è ormai dietro l'angolo e un'intesa bipartisan per evitare il default è quanto mai necessaria. Tuttavia non basta tagliare le spese, serve che anche i più ricchi facciano la loro parte. All'indomani della terza conferenza stampa in una settimana, Barack Obama dedica al negoziato sul deficit e il debito il suo messaggio settimanale. In un video di quattro minuti, torna a rivolgere il suo appello ai leader repubblicani, auspicando un "grande accordo" che, a suo dire, rappresenterebbe "un'occasione unica per risanare i conti e mettere in sicurezza il fisco americano". In mancanza di un'intesa, ci sarebbe il default, definito ieri dal presidente alla Casa Bianca "un armageddon, un'apocalisse economica". Per evitare questo scenario fosco, non solo per gli Stati Uniti ma per tutta l'economia mondiale, Obama è pronto a fare la sua parte, magari accettando impopolari tagli alla spesa pubblica, duri ma necessari. Ma chiede ai leader repubblicani di fare lo stesso, di non arroccarsi per motivi elettorali sulla difesa dei più abbienti. E, come ieri, evoca uno spirito di collaborazione bipartisan che in passato, nella storia politica americana, ha già dato buoni frutti. "Dopo tutto - spiega oggi Obama - abbiamo già lavorato assieme altre volte. Ronald Reagan ha collaborato con il democratico Tip O'Neill per tagliare le spese e riformare le pensioni. Bill Clinton - prosegue il presidente - ha lavorato fianco a fianco con Newt Gingrich e i repubblicani per mettere a posto il bilancio e creare surplus. Nessuno di loro ha ottenuto tutto ciò che voleva, ma hanno lavorato assieme e hanno portato avanti questo Paese". Quindi, rivolgendosi agli americani, sempre più spazientiti dai litigi tra Casa Bianca e Capitol Hill, ammette che "questo tipo di collaborazione è il minimo" che i cittadini si aspettano dai loro rappresentanti. "Ci avete mandato a Washington per fare cose giuste per il Paese e vi aspettate che ognuno di noi faccia lo stesso. Non solo cosa è sufficiente per essere eletto alle elezioni del futuro, ma quello che è giusto fare per aiutare le generazioni del futuro, creare lavoro, ricostruire il benessere del ceto medio e rimettere in piedi il paese. E questo è quello che mi impegno a fare".



FONTE:Crisi: Usa, e' corsa contro rischio 'armageddon' - Associate - ANSA.it

giovedì 14 luglio 2011

In Sudan la strage dei Nuba, scoperte fosse comuni | Le persone e la dignità

graves

In Sudan la strage dei Nuba, scoperte fosse comuni


Nel Sud Kordofan, in Sudan, sta accadendo qualcosa di terribile che potrebbe essere considerato simile al genocidio attuato da Omar al Bashir in Darfur. Ieri un’immagine satellitare mostrava un’area in cui erano state appena scavate delle tombe. E il sospetto che si tratti di fosse comuni in cui sono stati gettati i corpi dei Nuba, un gruppo etnico di neri africani che si oppone al dominio degli arabi nel Sudan, è quasi una certezza. Cinque testimoni oculari (rimasti anonimi per ragioni di sicurezza) parlano di almeno cento cadaveri scaricati dai camion e nascosti sottoterra.




A dare la notizia è stato il Satellite Sentinel Project (SSP), il progetto nato dall’iniziativa della star hollywoodiana George Clooney in collaborazione con l’Onu e l’Università di Harvard, che consente di osservare l’evolversi della situazione in Sudan su internet: “Le immagini mostrano i dettagli e le caratteristiche delle atrocità e degli assassini descritti da almeno cinque testimoni oculari” ha spiegato all’Associated Press Nathaniel A. Raymond dell’Harvard Humanitarian Initiative che analizza le immagini dell’SSP. Le tre fosse comuni, che misurano 26 metri per cinque, sono visibili vicino ad una scuola nel villaggio di Tilo nei pressi di Kadugli, la capitale del Sud Kordofan, dove dal 5 giugno si susseguono gli scontri tra l’esercito di Khartoum e i membri dell’esercito ribelle che si è schierato con il Sud Sudan nella decennale guerra civile, costata due milioni di morti e finita con la nascita della nuova nazione il 9 luglio scorso. Secondo le Nazioni Unite almeno 73mila persone sarebbero fuggite dalla regione nell’ultimo mese e mezzo.



Un rappresentante del partito al governo in Sudan ha smentito categoricamente la notizia: “Sono soltanto voci per metterci in cattiva luce – ha dichiarato Rabbie A. Atti, portavoce del National Congress Party -, se ci sono dei sospetti su quelle foto basta recarsi sul posto e verificare qual è la realtà. L’area è accessibile a chi vuole andarci”. Ma sia i giornalisti che gli osservatori internazionali e le ong sostengono che le autorità del Sud Kordofan impediscono l’accesso alla zona per impedire che le atrocità commesse vengano rese pubbliche.

Il governatore dello Stato, Ahmed Haroun, che è accusato dal Tribunale penale internazionale di crimini contro l’umanità nei confronti della popolazione civile, qualche mese fa ha sospeso il referendum che doveva determinare la volontà della popolazione sulla secessione. Da lì sono cominciati gli scontri. Della zona fa parte la contesa regione di Abyei, ricca di petrolio, cui il Sudan di Bashir non vuole assolutamente rinunciare.



Eric Reeves, professore allo Smith College in Massachussetts, ha passato undici anni in Sudan per documentare i crimini che sono stati commessi in Darfur. Ora segue con attenzione gli avvenimenti in Sud Kordofan: “Sono settimane che arrivano notizie di omicidi mirati nelle montagne Nuba. Ora quest’immagine potrebbe dare la conferma dell’esistenza di una pulizia etnica. Stanno sterminando il popolo Nuba”.




FONTE:In Sudan la strage dei Nuba, scoperte fosse comuni Le persone e la dignità

Minnesota in default, addio birre- LASTAMPA.it

Esteri


14/07/2011 - IL CASO

Minnesota in default, addio birre
 

 
 
Manca l'accordo sul bilancio dello Stato, saltano anche le licenze per l'acquisto di alcolici


La sospensione delle attività del governo del Minnesota, a causa del mancato accordo sul bilancio dello stato, sta portando a conseguenze impensate sulla vita dei cittadini. Non solo il parlamento del Minnesota, i parchi dello Stato e le piste per le corse di cavalli hanno chiuso i battenti: adesso i 'Minnesotans' dovranno dire addio anche all'happy hour.



Sì, perché con la chiusura del Department of Public Safety, l'agenzia statale che, tra le altre attività, rinnova le licenze che permettono l'acquisto all'ingrosso di bevande alcoliche, oltre 300 bar e riveditori di alcol non possono più acquistare birre, vino e liquori da vendere ai loro clienti. La licenza, che costa solo 20 dollari, è scaduta il primo luglio e durante la paralisi di governo è impossibile rinnovarla. E per uno Stato in cui nel 2010 sono stati venuti 110 litri di birra pro capite si tratta di una notizia in grado di rovinare l'estate.



Miller-Coors, il maggiore produttore di birra degli Stati Uniti dopo Anheuser-Busch, ha ricevuto l'ordine da parte dei funzionari del governo del Minnesota di rimuovere dagli scaffali ben 39 dei suoi marchi di birra, perché la richiesta per il rinnovo della licenza per la vendita di alcol è arrivata troppo tardi, quando il governo aveva già sospeso le attività correnti.



«Questa situazione va oltre qualsiasi cosa io abbia mai immaginato nei miei sogni più assurdi» ha

detto Trevor Berg, proprietario di un negozio di liquori di Walker, una cittadina nel nord del Minnesota, in un'intervista al Wall Street Journal. Berg, la cui licenza per l'acquisto di alcol

scade domenica, ha preso a prestito denaro da amici e un camion per acquistare nei prossimi giorni quante più birre e bottiglie di vino possibili.







Martedì durante un'udienza in tribunale sulla paralisi delle attività del governo del Minnesota, il governatore Mark Danton ha proposto ai gestori di bar e di negozi di bevande alcoliche di

acquistare le birre a basso contenuto di alcol. Le birre con meno del 3,2 per cento di alcol infatti possono essere acquistate e vendute senza licenza. Ma Eric Forsberg, proprierario dell'Ugly

Mug, un bar di Minneapolis, ha risposto che i suoi clienti non vogliono quel prodotto e anche se lo volessero, le scorte disponibili non sarebbero sufficienti. «Se la paralisi di governo continua, tra poco mi ritroverò senza birre e potrei ritrovarmi a dover licenziare 25 dipendenti. La questione non è il bere, ma i posti di lavoro e le entrate dello stato», ha detto Forsberg. Se la sospensione delle attività del governo del Minnesota si protrarrà fino al primo agosto gli esercizi senza licenza per acquistare alcol saliranno a 424.





Annunci PPN


FONTE:Minnesota in default, addio birre- LASTAMPA.it